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Nasce il Fondo Nazionale Innovazione: programma di sostegno per le startup da 1 miliardo di euro


Il Fondo Nazionale Innovazione (FNI) è il programma del Governo Italiano per il sostegno alle imprese innovative, presentato il 4 marzo scorso dal Ministero dello Sviluppo Economico. L’iniziativa ha una dotazione finanziaria di partenza, prevista nella Legge di Bilancio 2019, di circa 1 miliardo di euro e verrà gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti, attraverso una cabina di regia che ha l’obiettivo di riunire e moltiplicare risorse pubbliche e private dedicate al tema strategico dell’innovazione.

Il Programma, se le tempistiche per l’attuazione saranno rispettate, partirà a maggio-giugno 2019 e riguarderà complessivamente:

  • investimenti indiretti in fondi di Venture Capital e investimenti diretti in startup e PMI innovative,

  • investimenti seed (i primi fondi finanziari cui un imprenditore accede per lanciare una nuova attività) e investimenti expansion (per finanziare le fasi di sviluppo) con particolare attenzione al Tech Transfer (accessibilità alle conoscenze e competenze tecnologiche),

nei settori strategici per la crescita e competitività del Paese: Deep Tech, come AI, Blockchain, New Materials, Space, Healthcare, EcoIndustries, AgriTech/Foodtech, Mobility, Fintech, Design/Made in Italy, Social Impact.

Tecnicamente, il Fondo Nazionale Innovazione sarà un

che opererà esclusivamente attraverso lo strumento operativo del Venture Capital, ovvero l'apporto di capitale di rischio da parte di un investitore per finanziare l'avvio o la crescita di un'attività in settori ad elevato potenziale di sviluppo.

Si tratta quindi di uno strumento finanziario elettivo per investimenti diretti o indiretti allo scopo di acquisire minoranze qualificate del capitale di startup, scaleup e PMI innovative.

Ulteriori risorse per il Venture Capital, come individuato nella Legge di Bilancio 2019, sono previste dal 3,5% raccolta PIR (Piani Individuali di Risparmio) e dal 15% dei dividendi delle aziende partecipate dello Stato (già su bilanci 2018).

Inoltre gli investimenti agevolati degli enti previdenziali e fondi pensione inoltre crescono dal 5% al 10% degli attivi patrimoniali a condizione che il 5% sia investito in fondi di Venture Capital.

L’impatto stimato di queste tre misure è di un miliardo di euro.

Sono previsti inoltre ulteriori fondi ad hoc per la sperimentazione delle tecnologie emergenti, in particolare:

  • € 45 milioni nei prossimi tre anni saranno destinati per investimenti in Intelligenza Artificiale, Blockchain e Internet delle Cose (IoT),

  • le PMI potranno dotarsi di un Innovation Manager, con erogazione da parte del MISE di un voucher da € 40.000.

Inoltre nella Legge di Bilancio 2019 vengono potenziate le agevolazioni per gli investitori in startup innovative:

- le aliquote delle detrazioni e delle deduzioni previste a favore di chi investe nel capitale sociale di una start up innovativa passano dal 30% al 40%;

- le aliquote passano dal 30% al 50% nel caso in cui soggetti IRES procedano all’acquisizione dell’intero capitale sociale di start up innovative, a condizione che l’intero capitale sociale sia mantenuto per almeno tre anni.

Altri tre ulteriori interventi messi in cantiere da parte del MiSE riguardano:

  • l’introduzione della Società di investimento semplice (SIS), un nuovo tipo di veicolo societario, pensato per facilitare la nascita di nuovi fondi di investimento, da massimo 25 milioni di euro, senza burocrazia regolatoria;

  • l’accesso universale al Procurement della Pubblica Amministrazione: lo Stato sarà il primo cliente dell’innovazione, permettendo l’accesso universale a startup e PMI agli acquisti di tutta la Pubblica Amministrazione

  • la detassazione degli ELTIF, i nuovi fondi europei a lungo termine, da poco attivi in Italia, che avranno le stesse esenzioni fiscali dei PIR.

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